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Il dipinto, nei toni del grigio chiaro, dovrebbe essere la trascrizione di un brano sulla Resistenza; le lettere tracciate sulla tela sono circondate da pennellate bianche che ne rendono difficile la lettura, eccetto i puntini di sospensione, evidenziati non a caso in rosso. Il dipinto documenta una fase breve della vicenda artistica di Novelli che, abbandonato l’Informale nel 1958, diviene membro del Gruppo di Continuità dal 1961 al 1962. Novelli avvia la ricerca sui rapporti parola-immagine, sul racconto e sul dettato automatico, ricorrendo anche all’uso di allucinogeni, con forme incerte e velate di bianco, come nell’opera esposta. In questo periodo si avvicina anche al linguaggio della Poesia Visiva, a temi politici e allo scambio culturale con i poeti del Gruppo 63.