Ritmo 4

L’opera è costituita da sei fotografie, radunate in due sequenze, dove l’artista nuda è ripresa nell’angolo di una stanza vuota dinanzi a un grande ventilatore industriale in funzione. Prima si trova di fronte a esso, quindi di schiena, in ginocchio, poi a braccia conserte, infine accovacciata nell’angolo. È la documentazione fotografica di una performance della serie. Ritmo, in cui l’artista si sottopone in pubblico a vessazioni fisiche progressivamente crescenti, per trovare il limite della propria resistenza, allo scopo di esibire il massimo controllo e la capacità di tollerare ogni sorta di paura, umiliazione, dolore e fatica. Marina Abramovic inizia le sue performance tra il ’73 e il ’76, perciò Ritmo Quattro appartiene alla fase iniziale della sua ricerca, oggi ampiamente storicizzata e considerata fondamentale agli effetti della storia della performance.